mercoledì 18 settembre 2019

LA CULTURA DA DIGNITA' ALL'UOMO (dai Colloquia di Erasmo da Rotterdam)

Erasmo da Rotterdam, (Rotterdam, 27 ottobre 1467 – Basilea, 12 luglio 1536), è stato un teologo, umanista, filosofo e saggista olandese.
Firmò sempre i suoi scritti con lo pseudonimo di Desiderius Erasmus. La sua opera più conosciuta è l'Elogio della follia. È considerato il maggiore esponente del movimento dell'Umanesimo cristiano.

I Colloquia sono una delle opere più celebri di Erasmo. Pubblicati nel 1522, oltre a costituire un manuale di insegnamento del latino, hanno un forte carattere polemico e affrontano temi quali la funzione delle humanae litterae nel combattere immoralità, abusi ecclesiastici, ignoranza, superstizione e intolleranza.

In un passaggio dei Colloquia, assistiamo al dialogo tra Antronio, un abate che disprezza la cultura, e la nobile dama Magdalia, donna acculturata e nobile d'animo.
La situazione vede l'abate criticare e disprezzare ogni genere di cultura, poiché crede sia inutile ai fini pratici, economici e mondani della vita. Dall'altra parte Magdalia cerca di convincere il chierico del contrario: la cultura è importante ed essenziale per la buona educazione e formazione della persona.
La figura "anti culturale" di Antronio è collegata al volere di Erasmo di rappresentare la corrotta Chiesa del suo tempo (da lui aspramente criticata). Una Chiesa mai basata sulla spiritualità e la religione bensì sulla vita mondana ed economica. Il personaggio di Antronio rappresenta quindi un po' quella mancanza di cultura ed arretratezza del sapere che caratterizzò per secoli l'Europa medievale.
La nobile Magdalia è l'esatto opposto: aperta culturalmente e ben disposta all'apprendimento, cerca in tutti in modi di convincere l'abate ad aprirsi alla cultura.

Al termine della discussione, Magdalia chiede ad Antronio se desidera essere trasformato in un animale insieme ai suoi confratelli. L'utilizzo del termine "animale" (che secondo Erasmo è termine opposto a quello di "uomo" poiché uno non possiede razionalità mentre l'altro si), è da intendersi come un diretto appellativo o aggettivo nei confronti dell'abate: un uomo colto sa ragionare, sapendo ragionare sa essere razionale nelle sue decisioni. Un uomo ignorante e non acculturato non sa pensare (o se lo fa lo fa male) quindi automaticamente incapace di ragionare ed utilizzare la razionalità per dirigere al meglio la sua vita.

I Colloquia del 1522 sono stati, inutile dire, un esempio per la pedagogia moderna e contemporanea; la base dell'istruzione dell'epoca. L'intera opera è strutturata a scopo didattico, non solo per imparare il latino grazie a geniali esercizi o giochi di parole, ma anche per tramandare la cultura classica ed insegnare la filosofia antica con sempre un tocco di geniale e divertente inventiva. Come Erasmo stesso dice: "Socrates philosophiam e coelo deduxit in terras, ego philosophiam etiam in lusus, confabulationes et compotationes deduxi" (Socrate fece scendere la filosofia dal cielo sulla terra; io l'ho portata a giocare, a ciarlare, a bere...).
Non si può però tralasciare l'altra faccia della medaglia: l'opera di Erasmo, a causa della sua brillante e acuta satira, fece innervosire non poco i potenti dell'epoca, e ancor di più i teologi suoi contemporanei, anche a causa dei numerosi e particolari metodi di apprendimento che Erasmo predicava.

















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